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Bella è anche il mio mito

17 Novembre 2013 , Scritto da Cristina Con tag #Satira, #Postfemminismo, #Racconti

Bella è anche il mio mito

Libero proseguimento da: #MilitanteAntiporno: scuola di addestramento femminista!

"Prese la porta e se andò".
Bella tornò a casa, dove trovò una pila di bollette da pagare. Certo che quei 10000 euro, che il Comitato di Purezza dell'Orgasmo disse che avrebbero potuto offrirle per girare un film porno, le avrebbero fatto comodo e avrebbero risolto i suoi problemi per qualche tempo.
Decise allora di contattare la VideoCamGirl, la quale le confermò la cifra, aggiornata al valore di mercato di riferimento, tasse escluse però! Facendo un rapido conto, Bella vide davanti agli occhi dimezzarsi, al netto, quei 10000 euro, tasse incluse questa volta. Voltandosi notò la pila di bollette sul tavolo, così chiese alla VideoCamGirl dove si sarebbe dovuta recare per girare il film.
Il giorno dopo, sul set, Bella conobbe il regista, Pornus, un uomo piuttosto giovane convinto di essere uno strumento della settima arte ma che non avrebbe distinto un quadro da uno scarabocchio.
Pornus le presentò Ferruccio, che l'avrebbe affiancata nel film, e spiegò a entrambi, nei dettagli, che cosa avrebbero dovuto fare e come. Cominciarono le riprese. I due protagonisti iniziarono a cimentarsi nell'amplesso mentre il regista girava loro attorno ordinando a Bella di gridare di più, più forte: "il pubblico a casa deve identificarsi con Ferruccio, anzi, con il suo pene, e vuole che quel pene ti faccia gridare, ti faccia male e godere tantissimo". Appena il regista finì di pronunciare quella frase, Bella sentì il sangue ribollirle e arrivarle alla testa, la vena del collo cominciò a gonfiarsi e pulsare così forte che si svincolò da Ferruccio con un calcio partito di riflesso al ritmo delle pulsazioni. Non si era ribellata al lavaggio del cervello del Comitato per la Purezza dell'Orgasmo per poi farsi dire da un fallito, convinto di fare arte, come e quando fingere un orgasmo per compiacere un pubblico di pippaioli eterosessuali. L'adrenalina le scorreva per tutto il corpo. Con uno scatto felino raggiunse Pornus e cominciò a picchiarlo così forte che il povero regista non poté fare altro che assumere una posizione fetale per proteggersi. Dalle tasche di Pornus uscì una grossa mazzetta di banconote, altro che la miseria che voleva darle come compenso! Bella prese il denaro, si rivestì velocemente, si avvicinò alla telecamera, che era ancora in funzione, estrasse la pellicola e la portò via con sé. Mentre si allontanava, sentì Pornus, ancora rannicchiato su se stesso, con l'ultimo filo di voce che gli era rimasto, minacciarla di ritorsioni; lei gli si avvicinò lentamente, gli disse che se pensava di non averne prese abbastanza, avrebbe continuato volentieri a picchiarlo e che, se credeva di minacciarla in qualche modo, avrebbe dato il suo nominativo al Comitato per la Purezza dell'Orgasmo, il quale, a sua volta, avrebbe passato l'informazione a Mario The Punisher, castigatore anche dei VideoCamDirectors.
Bella tornò a casa felice e soddisfatta, si sentì finalmente libera come non le accadeva da tempo. Pagò le bollette e per qualche mese poté tirare un respiro di sollievo. Decise che nessuno si sarebbe mai più permesso di pensare di poter dirigere i suoi orgasmi, che la sua sessualità sarebbe stata finalizzata e orientata al suo piacere e che nessuno ci avrebbe lucrato sopra.
Ogni tanto, quando le bollette ricominciavano ad accumularsi e la precarietà la spingeva sull'orlo della disperazione, Bella riguardava il video che aveva portato via dal set di Pornus: la parte che preferiva e la rendeva piena di orgoglio era il momento in cui si ribellava. Perché ribellarsi non solo è giusto ma è anche gratificante. Tanto.
Pornus, dopo una venti giorni di prognosi, decise di lasciare il genere porno e di dedicarsi ai documentari naturalistici.

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