Cosa rimane delle politiche keynesiane nel mondo globalizzato?
Nella nostra epoca di finanza globale, la teoria della gestione della domanda aggregata è viva ma "non si sente bene", dicono Amit Bhaduri, Nadia Garbellini e Ariel Wirkierman. Staccata dalle sue ...
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Nella nostra epoca di finanza globale, la teoria della gestione della domanda aggregata è viva ma “non si sente bene”, dicono Amit Bhaduri, Nadia Garbellini e Ariel Wirkierman. Staccata dalle sue radici keynesiane, questa versione “volgare” della teoria della gestione della domanda viene utilizzata per giustificare politiche in netto contrasto con quelle previste dal modello keynesiano originale. L’aumento dei prezzi delle attività finanziarie e i consumi privati alimentati dal debito svolgono il ruolo principale, mentre la politica fiscale si ritira in secondo piano. Tornando alle fondamenta stabilite da Keynes e Kalecki, gli autori chiariscono se c’è posto per politiche caratterizzate dal ruolo della spesa pubblica in disavanzo e degli investimenti pubblici nel contesto della globalizzazione finanziaria. Anzi, queste politiche sono in ultima analisi inevitabili se vogliamo rilanciare l’economia reale e raggiungere la stabilità. Amit Bhaduri (Jawaharlal Nehru University, Delhi), Nadia Garbellini (Università di Bergamo), Ariel Wirkierman (Università Cattolica, Milano), da Economia e Politica.